Il progetto Bici Artica nasce dall’esigenza di alcuni ricercatori della base Artica Dirigibile Italia presso le isole Svalbard di spostarsi in un’ambiente ecologicamente protetto per svolgere le analisi dell’aria nella base presso Ny Alesund in Norvegia.
L’attività dei ricercatori prevede spostamenti quotidiani di qualche chilometro per recarsi nei diversi punti di rilevazione delle condizioni ambientali: tali spostamenti non possono, ovviamente, avvenire mediante tradizionali mezzi motorizzati poichè le emissioni degli stessi comporterebbero delle alterazioni alle misure effettuate.
La soluzione è quindi quella di muoversi mediante bicicletta, tenendo però conto della necessità di spostarsi in modo sufficientemente veloce da evitare i pericoli derivanti dalla presenza degli orsi polari. L’utilizzo di biciclette elettriche disponibili sul mercato ha ben presto evidenziato problematiche relative all’affidabilità delle batterie nelle severe condizioni ambientali di esercizio (temperature fino a -40°C).
ARGOS Engineering, insieme alla RIG Design e ad altre aziende pistoiesi quali la Elfi, la ECM, la AZ di Giannetti, le Officine Gorgeri, la Stern Progetti e il Centro Ricerche e Attività Industriali, ha sviluppato una particolare cover di protezione termica che avvolge il gruppo batteria e l’elettronica integrata, permettendo di preriscaldare il contenitore fino alla temperatura di circa 65° mediante un circuito elettrico indipendente dalla carica della batteria attraverso l’utilizzo di un particolare gel.
Durante l’esercizio in condizioni proibitive, una volta scollegato il riscaldatore, il gel rilascia la propria temperatura alla batteria mantenendola sopra i -10°C per un periodo di circa 2-3 ore. Questo volano termico permette l’utilizzo della bicicletta elettrica anche in condizioni di -40°C con l’ausilio della trazione elettrica efficiente. Ad oggi le biciclette presenti alla Base artica sono due, entrambe equipaggiate con le cover termiche.